lunedì 22 agosto 2011

Pietralunga - Gubbio 20 luglio



Distanza: 25 km circa
Dislivello: intorno ai 600 metri
Ore di camminata: 5

Partenza sulle sette. Marghe decide di fare questa tappa in autobus, perchè è molto stanca e ha delle grosse visciche ai piedi. Don Salvatore ci consiglia di prendere una strada asfaltata, ma pochissimo trafficata, che ci porterà direttamente al paese di Mocaiana, a pochi chilometri da Gubbio.
Dopo Pietralunga ci sono una discesa e poi una salita che ci porta in cima alla collina di fronte alla cittadina. Qui abbiamo fatto un grosso errore. Invece di girare a sinistra (seguire le indicazioni del cammino), abbiamo continuato sulla strada asfaltata che stavamo percorrendo, pensando fosse quella segnalataci dal Don. Purtroppo non era quella, perchè l'imbocco si trovava più avanti.
Siamo così scesi dalla collina, ma non a Mocaiana, bensì quattro/cinque cilometri prima. Per raggiungere Mocaiana abbiamo dovuto fare un bel tratto di statale e non è stato molto piacevole. Camion e macchine in quantità. Da dimenticare.
Da Mocaiana (da non perdere il panificio!!!) il cammino ci riporta alla tranquillità di cui abbiamo sempre bisogno attraverso qualche stradina secondaria e in mezzo ai campi. Da aperta campagna si passa in un baleno alla città di Gubbio. Un chilometro prima l'unico acquazzone di tutta la nostra camminata.
Gubbio è affascinante. Noi abbiamo alloggiato nel Convento di Sant'Antonio delle suore dominicane. Stanze nuove e pulitissime al costo di 20 euro a persona e c'è la cucina. Il panorama dal convento è stupendo su tutta la città.

sabato 20 agosto 2011

Città di Castello - Pietralunga 19 luglio



Distanza: 29 km circa
Dislivello totale: intorno ai 920 metri
Ore di camminata: 9

Prima parte del cammino in una strada abbastanza trafficata, ma non particolarmente pericolosa. Dopo circa sei chilometri si prende una strada bianca che si inerpica su per una collina. Da qui in poi si attraversano le dolci colline umbre (quasi tutto asfalto tranne qualche piccola parte), punteggiate da qualche casa. Tappa obbligata a Pieve de Saddi (preziosa la fontanella d'acqua), una volta riferimento per le numerose famiglie che vivevano nei dintorni e che adesso si possono contare nelle dita di una mano. Nei progetti del parroco di Pietralunga, adesso titolare anche di Pieve de Saddi, la sistemazione di un'ala di questi edifici per alloggi per pellegrini. Bella idea, il posto merita di sicuro. Speriamo che l'amministrazione comunale lo aiuti.
Dopo Pieve de Saddi tutta discesa e poi salita finale fino a Pietralunga, cittadina in mezzo alle colline e con un centro storico veramente carino.
Il parroco Don Salvatore, una persona che ha raccolto tutta la nostra stima, ha sistemato una vecchia stanza per catechismo con letti a castello (9 posti) e un bagno. Sistemazione spartana ma comunque ottima. Offerta libera. Ricordatevi di chiamarlo qualche giorno prima per dirgli che arrivate, perchè ci tiene particolarmente.
In paese varie possibilità per fare la spesa, ma anche per una pizza in centro a prezzi contenuti.
Una bella tappa, anche questa impegnativa, ma rivelatrice di un'Umbria ancora tanto verde e agricola al suo interno. Un panorama che pacifica l'anima.

mercoledì 17 agosto 2011

Sansepolcro - Città di Castello 18 luglio


Distanza: 20 km circa
Dislivello totale: intorno ai 120 metri
Ore di camminata: 5

Per questa tappa non fate riferimento a quella della guida "Di qui passò Francesco", perchè noi abbiamo fatto un'altra strada. Più corta e con dislivello veramente minimo.
La sera prima, mentre chiacchieravamo coi cappuccini, frate Amedeo ci ha proposto di accompagnarci la mattina seguente in macchina a vedere l'Eremo di Montecasale e poi all'inizio della strada bianca che corre lungo il Tevere fino a Città di Castello. Pianeggiante.
Non abbiamo potuto dire di no, un po' perchè ci era spiaciuto tantissimo non vedere l'eremo, un po' per recuperare dalla sfacchinata della tappa precedente.
Sull'eremo non dico nulla, perchè potete trovare molte informazioni in rete o su qualsiasi guida turistica. Per quanto riguarda la via lungo Tevere si costeggiano campi, soprattutto di tabacco (quanti anni che non ne vedevo), e in gran parte ci sono alberi che proteggono dal caldo del sole. Si parte dal lato destro del fiume (con le spalle alla sorgente) e state molto attenti ad attraversare dall'altra parte al primo ponte che si incontra. Noi non l'abbiamo fatto e ci siamo trovati a dover attraversare campi e saltare fossi per continuare verso Città di Castello. Lì ci siamo diretti al monastero degli Zoccolanti, che si trova fuori dal centro, ma sempre lungo il Cammino.
Ad ognuno è stata data una piccola cella con letto e bagno in comune. Un bel ambiente tranquillo, anche se c'è la parrocchia attaccata al monastero, e ottima accoglienza dei frati, anche se impegnati con i gruppi estivi. Chiedono un'offerta libera per il soggiorno. Possibilità di usare la cucina.
Alla sera abbiamo chiacchierato con uno di loro, che ci ha confermato che anche altri pellegrini si sono un po' lamentati che le tappe della guida sono troppo lunghe e faticose. Proprio per questo consiglio ancora di "costruirsi" ogni giornata di cammino in base alla propria preparazione e motivazione.

lunedì 15 agosto 2011

Eremo di Carbaiolo - Sansepolcro 17 luglio


Distanza: 29 km circa
Dislivello totale: intorno ai 960 metri
Ore di camminata: 10

Una delle tappe più dure, precisando che abbiamo saltato il passaggio all'Eremo di Montecasale e puntato direttamente a Sansepolcro lungo la strada asfaltata (grazie al consiglio dei gestori del bar di Montagna). Ma partiamo dall'inizio.
Tempo bello, prima di tutto, che vuol dire molto se devi fare quasi trenta chilometri a piedi. Dopo l'Eremo di Carbaiolo la strada corre in mezzo ai boschi con pendenze affrontabili fino al valico di Viamaggio, dove si può fare una bella sosta al bar/ristorante, di domenica affollatissimo di motociclisti. Da qui il sentiero si fa meno arioso e percorre tutta la costa della montagna fino ad arrivare a qualche bel punto panoramico (vedi foto) e poi si immette in una lunghissima strada bianca che porta fino all'abitato di Montagna. Non saprei dire se noi eravamo particolarmente stanchi, se il sole ci ha fiaccato più del solito o per quale altro motivo, ma abbiamo fatto veramente fatica ad arrivare a Montagna, piccola frazione a circa 7/8 chilometri da Sansepolcro. Come già detto, al bar i gestori, che ci hanno visto piuttosto provati, ci hanno consigliato di andare direttamente a Sansepolcro senza passare per l'Eremo di Montecasale. Con un po' di dispiacere abbiamo accettato il consiglio e col senno di poi abbiamo fatto la cosa migliore. Siamo infatti arrivati al convento dei Cappuccini, dove abbiamo dormito, alle sette di sera. Se fossimo passati per l'Eremo saremmo arrivati come minimo alle nove e mezza, se non dopo.
Ottima l'ospitalità dei frati cappuccini e gradevoli le stanze che ci hanno messo a disposizione (20 euro + 10 euro per la cena). La vista dal terrazzo della loro casa e le chiacchiere in loro compagnia ci ha rinfrancato dalla stanchezza.
Tenete conto che dal valico di Viamaggio fino a Poche centinaia di metri da Montagna non c'è acqua, quindi partite ben riforniti.
L'unico altro consiglio che possiamo dare, se non siete grossi camminatori e non avete fretta, è di spezzare la tappa, magari fermandosi a dormire a Montagna o nei primi dintorni, anche nell'Eremo di Montecasale se possibile. Chiamate i frati di Sansepolcro, che sono "affiliati" a quelli dell'eremo, perchè intercedano per l'ospitalità. A fianco dell'eremo è stata restaurata una grande casa, ma viene concessa solo a gruppi. Peccato.
Dimenticavo. Partite sempre presto al mattino. Si cammina meglio.

sabato 6 agosto 2011

La Verna - Eremo di Cerbaiolo 16 luglio


Distanza: 27 km circa
Dislivello totale: intorno agli 840 metri (calcolati con un altimetro da polso abbastanza preciso).
Ore di camminata: 7

Una delle tappe più belle. Da La Verna a Pieve Santo Stefano il sentiero è in gran parte in mezzo al bosco, con qualche bella apertura che fa spaziare lo sguardo. C'è un po' di salita tosta all'inizio, ma la fatica viene subito ripagata dal panorama.
A Pieve Santo Stefano ricordarsi di fare scorta d'acqua e stare attenti ai segni, che non sono precisissimi e si rischia di sbagliare. Bisogna arrivare al ponte vicino al centro e andare a sinistra. Il sentiero fino all'Eremo è duro, ma affrontabile, e, se piove, sconsigliato perchè diventa sede temporanea di un ruscello (erano chiari per terra i segni di passaggio dell'acqua). C'è una stradina alternativa che si deve imboccare da Pieve Santo Stefano.
Attualmente all'Eremo c'è Francesco, un laico che non vede di buon occhio il cammino di San Francesco e i pellegrini. In breve, secondo lui, ormai i cammini sono diventati una moda e andrebbe rispettato il fatto che, trattandosi di un Eremo, evitare quello di Cerbaiolo sarebbe giusto. Non crede nemmeno al valore dell'ostello francescano che si trova a un chilometro dall'Eremo. Con noi tutto sommato è stato gentile, ma non abbiamo repirato aria di accoglienza, quindi consigliamo vivamente di andare direttamente all'ostello (al bivio andare a destra e non salire a sinistra verso l'Eremo).
Sull'ostello, attualmente "gestito" da una coppia, ci sarebbe molto da dire. E' lasciato andare in maniera vergognosa. La struttura è tutto sommato solida e potrebbe diventare veramente un bel punto di riferimento per i camminanti, ma anche per scout e per chi vuole fare un'esperienza di lavoro o volontariato. Purtroppo, se a chi ne ha la gestione/proprietà non gliene importa nulla, è chiaro che l'ostello deperisce. Giardino non curato, pulizie assenti, tutto semi-abbandonato come se il suo destino fosse quello di scomparire il prima possibile. E' lontana mille miglia l'attenzione dei volontari di certi rifugi del cammino di Santiago.
Noi eravamo una bella compagnia e ci siamo trovati bene lo stesso (compresa una cena comunitaria utilizzando la cucina che c'è a disposizione), ma siamo rimasti rammaricati nel vedere come viene trattato male questo luogo di sosta.
Per il pernottamento sono richiesti dieci euro.