martedì 27 novembre 2012

Pulizia Idraulica dell'alveo del fiume Piave a Spresiano

Premessa: è tutto legale. Il Genio Civile ha dato in concessione alla ditta Vab - Valorizzazione Biomasse S.r.l. di Treviso “gli interventi di pulizia idraulica dell’alveo del fiume Piave con rimozione di ceppaie e alberi divelti dalle acque, taglio colturale di alberature e pulizie dei boschi su terreni demaniali in golena del fiume Piave nei comuni di Nervesa della Battaglia, Spresiano, Maserada sul Piave, Cimadolmo, Breda di Piave e San Biagio di Callalta”. A seguito di questa concessione nessun’altra ne verrà concessa, nè a semplici cittadini nè ad altre ditte. Quindi se qualcuno va a raccogliere un albero o un ramo caduto nell’alveo del Piave commette un’infrazione ed è perseguibile per legge. Il Genio riconoscerà anche maggiori costi alla suddetta ditta, che potrà portarsi via la legna chiaramente, se la rimozione delle ceppaie dovesse risultare particolarmente rilevante e onerosa. Parlo delle grave del Piave a Spresiano, paese dove vivo e posso vedere con i miei occhi. Sono cominciati dei lavori di ripulitura e taglio alberi a ridosso dell’argine in una zona dove l’alveo del Piave è larghissimo. Da una parte all’altra a occhio e croce sarà almeno un chilometro. Qui, non sono un tecnico, ma il buon senso mi fa pensare che alberi e sottobosco aiutino il terreno a resistere alla forza delle acque del Piave, che stanno scavando sempre più e si stanno sempre più avvicinando all’argine. In alcuni punti le acque già scorrono piuttosto vicino all’argine. Solo sugli alberi attaccati all’argine posso avere qualche dubbio, perchè con le radici potrebbero andare ad intaccare le fondamenta dell’argine stesso. Mi viene anche in mente che questa vegetazione possa rallentare la velocità dell’acqua nei momenti di piena, come ho già sentito dire in una serata informativa del meritevole gruppo “Qui Piave Libera”. Chissà che qualcuno più informato di me sia in grado di confermare o smentire queste affermazioni. Non è finita. Dove la vegetazione è composta prevalentemente da rovi, questi sono stati in gran parte solo schiacciati al terreno, ma non asportati. Almeno finora. Mi riservo di smentire se, nella continuazione dei lavori, questo sarà fatto. Allo stato attuale sono stati tagliati alberi di fusto “interessante” e poco altro. Le ceppaie sono rimaste al loro posto e tutto il resto è rimasto a terra.
Di tutto quello che ho scritto ho documentazione fotografica e non. Forse presto riuscirò anche a fare un piccolo video. Ripeto, non sono un tecnico, ma secondo me a Spresiano questi lavori non servono a molto. Di sicuro non a migliorare la situazione in caso di piene. Purtroppo non ho soluzioni. Se si avvereranno le previsioni di alcuni climatologi, avremo piogge in periodi sempre più limitati e sempre più intense, per non dire tropicali.

sabato 17 novembre 2012

Stato di gravidanza

Prendo spunto dalla mia attuale situazione familiare per fare due considerazioni sull'attenzione riservata alle donne in stato di gravidanza, più informalmente “incinte”. Anche qui si riscontra un grosso debito culturale dell’Italia, ma mi vien da dire più che altro degli italiani, rispetto ad altri paesi. Due gli ambiti in cui vorrei fare qualche considerazione. Premessa 1: nei supermercati più grandi esiste sempre una cassa con in alto un bel cartello con il disegnino della donna incinta. Sono andato varie volte con mia moglie a fare la spesa e, dopo esserci messi in fila, non è mai successo che qualcuno ci abbia fatto passare dopo aver notato lo stato di gravidanza. Mai, nemmeno negli ultimi mesi in cui la pancia era molto evidente e nemmeno quando mia moglie era da sola in qualsiasi fila dove sia capitata. Proposta: che sia fatto obbligo che, dove esistono queste casse, gli addetti del supermercato facciano passare le donne incinte. Magari quet’obbligo esiste, ma non viene mai rispettato. Se non c’è attenzione da parte degli altri clienti, forse sarà il caso di stimolarla. Premessa 2: quasi da nessuna parte esistono parcheggi dedicati alle donne incinte o che hanno da poco partorito. Finora, nei Comuni da noi frequentati, solo a Noale li abbiamo visti (foto allegata). Proposta: l’obbligo per tutti i Comuni di istituire, a fianco dei parcheggi per disabili, un parcheggio “rosa”, sperando poi che questo venga usato in maniera consapevole da gestanti o neo-mamme. Fatemi sapere se siete d’accordo. Grazie.