mercoledì 10 febbraio 2010

Piave


E' un vecchio sogno. Percorrere a piedi il corso del fiume Piave dalla foce alla sorgente. Il rapporto con il fiume è sempre stato forte. Questo potrebbe essere l'anno giusto. Ne ho parlato ad alcuni amici e questi si sono offerti di accompagnarmi in questa piccola avventura. Quando? Probabilmente, ferie permettendo, nella prima quindicina di giugno. Perchè dalla foce alla sorgente e non il contrario? Perchè andare controcorrente mi è sempre piaciuto più che seguire il corso, perchè andare verso la sorgente è una metafora del tornare alle radici e a una purezza quasi puerile, perchè vivo a cinquanta chilometri dalla foce e salire verso i monti è un percorso che nei tempi antichi molti della pianura facevano per attraversare le alpi.
Questo è un vero e proprio pellegrinaggio. E' il raggiungere una meta che di sacro ha il valore della nascita, lo scorrere di un corpo carico di vita e alla fine l'immissione nell'universo, dove le acque si confondono e perdono la loro identità.
L'idea è quella di scrivere un libro sull'esperienza, corredato da una serie di foto e da un documentario, sullo stile di "Rumore Bianco" di Alberto Fasulo, che ha raccontato con poesia il fiume Tagliamento. Quanti argomenti può stimolare il Piave, quanti personaggi si possono incontrare, quanta curiosità potrebbe stimolare il nostro passaggio.
Ho contattato l'Ediciclo Editore, che ha una collana dedicata ai viaggi a piedi, intitolata "A passo d'uomo" e curata da Enrico Brizzi. Sono in attesa di una risposta.
La parte più dura sarà quella di contattare enti (province e Regione in primis) e i comuni attraversati dal Piave per ricevere supporto logistico (un letto e un piatto di pasta sono sempre un bel risparmio), qualche buona dritta su cosa vedere e chi incontrare e, perchè no, qualche finanziamento per pagare le spese per la realizzazione del documentario e la stampa del libro.
Se avete qualche consiglio, contattatemi che i tempi stringono.
Buona strada a tutti.