sabato 22 gennaio 2011

Senza televisione si può vivere


Dopo la lunga parentesi "Piave", che per fortuna non è ancora finita, e dopo un lungo riposo, mi sono ripromesso di scrivere nel blog con una certa regolarità. Un nuovo post ogni dieci giorni circa. Temi su cui scrivere ce ne sono tanti.
Quello di oggi è la televisione. Da circa quattro anni vivo senza televisione. E' tempo di fare qualche bilancio. Le uniche possibilità che ho di vederla è quando sono invitato da qualcuno e in casa c'è una tv accesa.
Metto subito in chiaro una cosa. Non ne sento la mancanza e penso che la televisione potesse diventare un grande strumento di diffusione di cultura e informazione e invece, eccetto qualche raro caso, sia diventata un grosso calderone di superficialità e banalità. Trovo che i momenti di relax offerti appiattiscano invece che stimolare. E una domanda sorge spontanea. Una televisione diversa sarebbe lo stesso così tanto presente nelle nostre vite? Credo di sì, anche esempi recenti dimostrano che la gente non si tira indietro di fronte all'approfondimento, al divertimento intelligente, all'emozione. Emozionarsi è difficile e richiede partecipazione, abbassarsi al fascino perverso del gossip e del torpore non può bastare nella vita.
Il mai dimenticato Mario Rigoni Stern durante un'intervista a Che Tempo Che Fa ha risposto alla domanda su come coloro che vivono in città possano sentirsi vicini alla natura pur essendo lontani dalle montagne con una lucidità che ho sempre ammirato: "che spengano la televisione e che vadano più spesso a camminare".
Sulla televisione mi riprometto di scrivere un piccolo saggio, perchè avrei molto altro da dire. Questo è un anticipo.
Un augurio a tutti. Spegnete la tv e dedicate più tempo a voi. Decidete come, possibilità ce ne sono.
Prossimo post dedicato al camminare o al sentimento dell'invidia.
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