lunedì 31 maggio 2010

Zenson di Piave - Cimadolmo





Km percorsi: 28 circa
Media: 4 Km/h
Ore di cammino: 7 circa
Foto scattate: 228

Anche la giornata di oggi è stata la conferma che ci sono tante persone che hanno una gentilezza e un’ospitalità nel cuore che lascia il segno quando le incontri. Non sapevamo niente di Nisha, mai vista, nemmeno in foto, mai sentita la sua voce, avevamo solo avuto l’occasione di scambiare qualche chiacchiera via chat. Da subito ci ha offerto il suo aiuto in questa avventura e noi abbiamo raccolto l’invito. Non potevamo fare scelta migliore, perchè si è subito creata una bella intesa, quasi fossimo amici da tempo. Tutto con molta semplicità. Lei ci è venuta incontro lungo il Piave con i suoi cani, ci ha portati in casa e in assoluta tranquillità abbiamo passato del tempo chiacchierando e rifocillandoci prima della lunga tirata che ci doveva portare da Fagarè della Battaglia, dove abita, a Cimadolmo, la meta di oggi.
Questi incontri e le situazioni che si creano ci alleviamo la fatica, che comunque si fa sentire anche se siamo solo al secondo giorno, e ci fanno pensare che la nostra è stata una buona scelta. Il nostro modo di affrontare questo viaggio, cioè a piedi, ci permette di avvicinarci alle persone, raccogliere i buoni sentimenti e trasmetterci vicenda buone impressioni.
Torniamo al Piave e al cammino, che sono i protagonisti di questa avventura. La mattina non era delle migliori, nuvoloni neri all’orizzonte, cielo coperto sopra le nostre teste. Da Zenson a Ponte di Piave abbiamo seguito in gran parte l’argine, eccetto un paio di deviazioni. La prima per inoltrarci nei campi e poter così fotografare qualche casa abbandonata in golena e vagabondare alla ricerca di un sentiero vicino al Piave, che però non abbiamo trovato. La seconda per passare sotto il ponte sul Piave senza dover transitare sulla trafficata strada superiore.
Da Ponte di Piave abbiamo ritrovato il fiume che conosciamo. Varie ramificazioni, le rive con sassi binchi che riflettono la luce e più esternamente una folta vegetazione con alberi e arbusti. E’ questo il Piave a cui siamo abituati, quello che si divide, che scorre meno placido e più vivace, che forma pozze ottimali per fare il bagno, anche se bisogna sempre fare attenzione. E’ questo il greto che conosciamo bene, largo, disteso e dai grandi spazi. Una bellezza diversa dal Piave conosciuto ieri, da Ponte in poi è proprio un discorso di familiarità, qui ci veniamo più spesso e certe sentieri li abbiamo battuti varie volte anche in bici.
Da Candelù abbiamo ripreso l’argine per poi percorrere le stradine interne di Maserada verso Salettuol e i ponti sul fiume. Furio ha approfittato per passare dal fratello e alleggerire lo zaino. Anche questo è importante. Essenzialità. Con lo zaino in spalla ci si rende conto di quello che non serve e che si può lasciare a casa.
Attraversare il primo ponte andando verso Cimadolmo è stato il momento più pericoloso di questo viaggio. Tanto traffico, soprattutto di camion che non rallentano certo di fronte a tre camminatori, e una situazione di deciso imbarazzo. Mi chiedo come mai, quando questo ponte è stato rifatto qualche anno fa, vista anche la mole di ciclisti che penso percorrino queste strade, non siano state pensate due pedane esterne utilizzabili da chi va a piedi o in bici. Ma i progettisti non le dovrebbero valutare queste cose? Dovrebbero vedere alcuni ponti che ho visto, per esempio, a Vienna o in Germania.
A parte questo comunque anche oggi la strada ha riservato momenti di salubre silenzio e squarci che riempiono la vista.
Nota dolente della giornata il fatto che abbiamo visto spesso rifiuti abbandonati e addirittura a Fagarè abbiamo fotografato degli inerti buttati giù da una riva. Ma si può?

Non possiamo esentarci dal ringraziare: chiaramente Nisha Maggioni che ci ha accolto in casa sua per uno spuntino e un’ora di riposo, offrendoci anche una pagnotta di pane per il viaggio, i suoi ospiti inglesi e i suoi cani Michy e Iron per averci accompagnato per un pezzo di strada, Raffaella e Chiara, rispettivamente cognata e nipote di Furio, per un altro piccolo momento di ristoro, l’assessore del Comune di Cimadolmo Graziano Dall’Acqua per la chiacchierata, i prosecchi e l’ospitalità della sua amministrazione nella locanda del paese, il gestore dell’Enoboutiquabar che ci ha racccontato qualche storia di quando, nel 1971, ha fatto il servizio militare, Otello Furlan che ci ha illustrato la storia delle Grave di Papadopoli, per la birra che ci ha ridato vita in un momento di cedimento fisico e per la dritta di una stradina di campi verso Cimadolmo, che ci ha fatto saltare la strada molto trafficata da Maserada al paese, tutti coloro che ci hanno riconosciuti e si sono fermati a parlare con noi.

P.s.: domani mattina verremo ripresi alla partenza alle 7,00 da Reteveneta.

P.s. 2: scusate se ci sono errori nel testo, ma non è facile essere lucido dopo 30 chilomentri di camminata con zaino in spalla.

domenica 30 maggio 2010

Cortellazzo – Zenson di Piave





Qualche dato:
Km percorsi: 27 circa
Dislivello: 25 metri
Ore di cammino: 7,5
Fotografie scattate: 234 da Edoardo
80 da Furio
dato non pervenuto da Mattia e Anna


L’avventura è iniziata.
La partenza è stata contrassegnata dalle proteste (fuoriluogo per situazione e momento) dei proprietari di un campeggio confinante con la spiaggia vicina alla foce del Piave, che rimproveravano al sindaco di Jesolo dei lavori di sistemazione della spiaggia stessa. E’ proprio vero che non si riesce mai ad accontentare tutti. Questi signori avranno anche avuto i loro motivi per non essere soddisfatti, ma la necessità di sistemazione dopo alcune mareggiate, anche a noi non informati, è parsa innegabile. Nel suo corso il Piave scava le rive, alla foce, nell’incontro con il mare e le correnti, provoca mareggiate piuttosto disastrose per la spiaggia (pubblica) di Cortellazzo.
A parte questo piccolo episodio, che comunque non ci ha coinvolto più di tanto, la partenza è stata essenziale, e questo non ci è per niente dispiaciuto.
Foto di rito con il presidente della provincia di Treviso Leonardo Muraro e con il sindaco di Jesolo Francesco Calzavara, i saluti degli amici venuti a salutarci, un caffè al volo e poi finalmente il cammino.
Se ieri mi aveva preso, e succede sempre prima di ogni viaggio, il dubbio “chi me l’ha fatto fare?”; oggi l’entusiasmo è a mille. Siamo consci di non fare niente di straordinario, ma perlomeno qualcosa di originale.
Tutta la tappa di oggi è ideale per camminatori e ciclisti. Quasi tutta lungo piccoli sentieri, strade binche o argini a poca distanza dal Piave. Solo nel tratto da Eraclea a San Donà di Piave il sentiero è molto vicino alla strada sopra l’argine, che di domenica è abbastanza trafficata (ma di certo non come in luglio e agosto).
La prima parte della tappa di oggi, da Cortellazzo a San Donà, presenta un sentiero e stradine bianche con vegetazione arborea e qualche prato. La vicinanza dell’argine al fiume impedisce lo sfruttamento della terra per la coltivazione e quindi in qualche modo l’ambiente è rimasto poco antropizzato. Qualche casa e qualche rete dei pescatori puntellano il lungo fiume. Piave che in questo tratto scorre molto lentamente, quasi impercettibile il movimento verso il mare.
Nella seconda parte, da San Donà a Zenson di Piave, la presenza della golena ha favorito la coltivazione, principalmente della vite. Usciti da San Donà ci sono due possibilità: o seguire di nuovo il sentiero ed essere a stretto contatto con il Piave o camminare sull’argine. Abbiamo scelto la seconda, sia per essere più visibili e quindi favorire Anna, che stava aspettando che il suo ragazzo la venisse a prendere, sia per la voglia di sole. Al mattino abbiamo preso qualche goccia di pioggia, prima di arrivare a San Donà, ma poi il tempo si è sistemato al meglio. Camminare sull’argine apre scenari più aperti e ti fa gustare appieno l’ambiente circostante, potendo vedere tutto dall’alto.
Da segnalare che abbiamo dovuto attraversare, anche se proibito, i binari del treno nelle vicinanze di Fossalta di Piave. Vicini a Zenson di Piave invece, passati sotto il ponte dell’autostrada, bisognava girare a sinistra a seguire per un tratto la massicciata dell’autostrada seguendo una stradina, invece noi siamo andati dritti per poi dover passare attraverso campi incolti per ricongiungerci di nuovo all’argine.
Gli ultimi cinque chilometri si sono fatti sentire, soprattutto nelle spalle, ma l’accoglienza strepitosa di Romana Cadamuro, assessore di Zenson, e della sua famiglia ci hanno fatto veramente passare la stanchezza in poco tempo. Mai ci saremmo aspettati tanto.
Ultima cosa da tener presente la totale assenza di punti di rifornimento di acqua, escludendo il parco a San Donà o la possibilità di chiedere alle case che si incontrano lungo il cammino.

I ringraziamenti di oggi vanno a Gianni e Stefano che ci hanno accompagnato a Jesolo, al presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro e al sindaco di Jesolo Francesco Calzavara che sono venuti a salutarci alla partenza, a Franca che ci ha aiutato nelle settimane precedenti la partenza, a Anna che ha camminato con noi fino a Fossalta di Piave, a Mattia che ci ha accompagnato per un tratto di strada, ad Alessandra che ha scarrozzato Mattia, a Matteo, Carlotta e Patrizia che sono venuti anche loro alla partenza, a Virginia che ha voluto essere con noi in questo frangente, a Claudio del Comitato contro il taglio degli alberi nel greto del Piave con cui abbiamo chiacchierato di ambiente, a Maria, Ignazio ed Ernesto che ci aspettavano a San Donà di Piave, ai gestori della trattoria al Cacciatore di Zenson di Piave che ci hanno offerto da bere, a Romana, assessore del Comune di Zenson, e ai suoi familiari Gabriele, Giovanni e Annalesi, alla gattina White che ci ha fatto qualche coccola, a coloro che ci incontravano per strada e ci dicevano di averci visti sul giornale.

sabato 29 maggio 2010

Partenza

Domani si parte, finalmente. Il tempo non sarà buono come speravamo, ma in netto miglioramento già da lunedì. Ci si accontenta.
Il ritrovo domani mattina è alle 8,30 presso il ristornate "Ai pescatori" a Cortellazzo di Jesolo.
Vi invito a seguirci direttamente su questo blog o attraverso il sito della provincia di Treviso www.provincia.treviso.it, al quale gireremo foto della nostra camminata.
La provincia di Treviso ha decisamente appoggiato questa nostra iniziativa (ieri ho avuto un incontro anche con l'assessore provinciale all'ambiente Ubaldo Fanton) e ci ha aiutato anche dal punto di vista logistico.
Un grazie di nuovo a tutti.

L'articolo del Gazzettino di oggi 29 maggio

Oggi il Gazzettino ci ha dedicato un nuovo articolo.
Potete vederlo su http://carta.ilgazzettino.it/LeggiGiornale.php?TipoVisualizzazione=&CodSigla=TV&NumPagina=9&AnnoPagina=2010&MesePagina=05&GiornoPagina=29&NumTestatina=

Articolo del Corriere delle Alpi 26 maggio 2010

Questo il link dell'articolo che ci ha dedicato il Corriere delle Alpi:
http://ricerca.gelocal.it/corrierealpi/archivio/corrierealpi/2010/05/26/BC3PO_BC301.html

venerdì 28 maggio 2010

Incontro a Belluno


Giovedì 3 giugno alle ore 17,30 presso il ponte della Vittoria a Belluno saremo ricevuti dai tre presidenti delle province coinvolte dal protocollo Piave Tvb, cioè Leonardo Muraro per Treviso, Francesca Zaccariotto per Venezia e Gian Paolo Bottacin per Belluno.
Presenti anche il sindaco di Belluno Antonio Prade e uno storico locale che ci illustrerà cosa è successo in quel tratto di Piave durante la prima guerra mondial

Variazione sulla partenza


Dato che l'amministrazione comunale di Jesolo vuole presenziare alla partenza e offrire ai presenti un brindisi, il ritrovo domenica mattina è alle ore 8,30 al ristorante Ai Pescatori a Cortellazzo.
Saranno presenti il Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, il sindaco di Jesolo Francesco Calzavara (in foto) e una troupe di Reteveneta.
Invitiamo comunque tutti a venire.

giovedì 27 maggio 2010

Longarone


Aiuto!!!! Siamo scoperti come posto dove dormire a Longarone. Se qualcuno ha amici o qualche parente che ha una stanzetta, un garage, una taverna dove potremmo buttare i nostri sacchi a pelo, ci faccia sapere che ci risolverebbe un gran fastidio. Siamo di poche pretese. Non ci dispiace nemmeno l'idea di fare una notte in tenda, ma un tetto sopra la testa ci rassicura di più.
Approfittiamo anche per ringraziare tutti gli amministratori e semplici simpatizzanti per la nostra iniziativa che ci hanno aiutato dal punto di vista logistico e si sono resi disponibili a incontrarci e a scambiare due parole con noi.
Grazie a tutti davvero.

martedì 25 maggio 2010

Partenza 30 maggio ore 8,30

Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso, ha confermato la sua presenza alla partenza domenica 30 maggio alle ore 8,30 presso il molo vicino alla foce del Piave. Francesca Zaccariotto, presidente della Provincia di Venezia, è invece impossibilitata a venire perchè sarà all'estero. Si dispiace, ma pensa di venire a salutarci a Santo Stefano di Cadore domenica 6 giugno.
Chi è a Jesolo domenica venga a salutarci!!!

Gli amici di San Donà



Grazie a Pietro Bonanni, responsabile del gruppo alpini di Sappada (in foto), siamo venuti a conoscenza che un gruppo chiamato "gli amici di San Donà", ogni due anni, compie il tragitto dalle sorgenti del Piave alla foce di corsa. Coadiuvati da un furgone che li segue e intervallandosi alla corsa, questi atleti, in circa due giorni e mezzo, percorrono i 230 chilometri del percorso. Un'esperienza diversa dalla nostra, ma per la quale nutriamo decisamente molta stima. Su internet, dopo una ricerca a dire il vero veloce, purtroppo non sono riuscito a trovare informazioni su questo gruppo.

Gente Veneta ci sostiene


Sul prossimo numero del settimanale Gente Veneta, giornale della diocesi di Venezia, in edicola da sabato 29 maggio, sarà presente un articolo sulla nostra piccola avventura. Ringraziamo Silvia Conte (in foto), autrice dell'articolo, che ha mostrato un entusiasmo contagioso verso la nostra idea.

domenica 23 maggio 2010

Santo Stefano di Cadore ci sostiene


Ieri pomeriggio ricevo una telefonata da un numero che non ho memorizzato nella rubrica. Ultimamente succede spesso per questa storia della camminata lungo il Piave. Rispondo e dall'altra parte c'è Bruno De Benedet, assessore al turismo, ambiente, attività produttive, lavori pubblici e urbanistica del Comune di Santo Stefano di Cadore, con il quale si è subito instaurato un dialogo vivace e un'ottima intesa. Scopriamo di aver fatto entrambi il cammino di Santiago De Compostela; lui è più fortunato e l'ha fatto a piedi, io in bicicletta un paio di anni fa. Anche questo ci rende ancora più simpatici uno verso l'altro.
Con molta enfasi mi dice che saremo ospiti a casa sua e che alla sera ci faremo una bella pasta insieme. Dovrebbe venire anche Luca, sindaco di Calalzo.
Quando abbiamo deciso di fare questa camminata lungo il Piave abbiamo spesso pensato che ci sarebbe piaciuto un sacco intessere relazioni sincere con chi incontravamo. E le premesse perchè questo succeda ci sono tutte. Un altro motivo perchè questa piccola impresa riesca nel miglior modo possibile.
Grazie a Bruno e Santo Stefano di Cadore.

Calalzo di Cadore ci sostiene


Neigiorni scorsi ci sono stati vari contatti simpatici con il sindaco Luca De Carlo, che ha mostrato da subito di essere un "fiol", come l'ha definito un amico che lo conosce. Quando arriveremo a Calalzo saremo ospiti dell'ostello "Lunga Via delle Dolomiti" (www.ostellodolomiti.it), una struttura bellissima in prossimità della pista ciclabile che da Calalzo si dirige verso Cortina e Dobbiaco. Ancora una volta ci viene dimostrata un'ospitalità che va oltre le nostre più rosee aspettative.
Luca ci ha anche detto che si è sentito con Bruno De Benedet, assessore del Comune di Santo Stefano di Cadore, per fare qualcosa di carino insieme, senza specificare di cosa si tratti. Mi sa che ci divertiremo.
Grazie anche a Calalzo e a Luca.

giovedì 20 maggio 2010

20 maggio news

Sarò brevissimo.
Il link per sentire in streaming l'intervista a Radio Veneto Uno è questo http://www.venetouno.it/notizia/20939/pellegrinaggio-lungo-il-piave.
Domani sulla Tribuna di Treviso esce un articolo a noi dedicato. E' stato scritto solo sulla base del comunicato stampa che ho inviato a tutti gli organi di informazione, quindi non agiungerà molto a quanto detto finora. Comunque sempre una buona vetrina per far conoscere a più persone la nostra iniziativa.

mercoledì 19 maggio 2010

Intervista in streaming

Da domani sul sito www.venetouno.it sarà disponibile in streaming l'intervista che io e Furio abbiamo fatto lunedì sera. Una bella chiacchierata sulla nostra piccola avventura e sulle motivazioni che ci sono alla base. Durata una mezz'oretta o poco più.

29 maggio

Il 29 maggio, vigilia della nostra partenza e quarantunesimo compleanno di Furio, ci siamo dati appuntamento a Maserada sul Piave alle ore 20,30/21,00, in occasione del concerto Maserada Live, per incontrare tutti quelli che hanno voglia di venire a salutarci, conoscerci, chiacchierare... La manifestazione di svolgerà nella piazza a tre/quattrocento metri dalla Chiesa in direzione Spresiano. Impossibile non trovarla, perchè è sulla strada.

Anna Carmignola ci sostiene


Alcuni amici e amiche fotografi si sono resi disponibili a seguire da vicino la nostra camminata. Stiamo cercando di capire con ognuno come potremmo combinare il nostro viaggio con la loro passione. L'amica Anna Carmignola (autrice della foto che mi ritrae con una maglietta rossa e che uso in qualsiasi profilo) ci ha proposto di fare due tappe a piedi con noi, cioè Lentiai-Belluno e Belluno- Longarone, e nel frattempo scattare fotografie al Piave e a noi camminatori.
I dettagli li stiamo ancora valutando, anche perchè Anna si renderebbe disponibile anche a venirci a trovare in qualche altro frangente, ma a grandi linee la proposta delle due tappe è cosa fatta.
Sarebbe interessante, con tutte le foto che saranno fatte, realizzare una mostra fotografica itinerante, che potremmo proporre a tutti i comuni rivieraschi del Piave. Che vi sembra come idea?
Probabilemente saremo anche ospiti nella casa dei suoi genitori a Salce, una piccola frazione di Belluno molto vicina al Piave.
Se volete vedere qualche foto di Anna guardate http://www.flickr.com/photos/annacarmignola.

martedì 18 maggio 2010

La Vita del Popolo

Anche la Vita del Popolo, giornale della Diocesi di Treviso, ha pubblicato sulla pagina Mediopiave" un trafiletto sulla nostra camminata. Segnaliamo un piccolo errore nel titolo. Noi cammineremo dalla foce alla sorgente, non dalla sorgente alla foce come indicato.

Lentiai ci sostiene


Il cerchio pian piano si sta chiudendo. Stamattina mi ha telefonato il sindaco di Lentiai Armando Vello che ci ha trovato una stanza per dormire in una struttura gestita da suore. Di meglio non ci poteva capitare dopo cinque giorni di cammino.
Si è anche proposto con grande simpatia per una birra in compagnia, che saremo felici di condividere. Grazie anche a Lentiai.

lunedì 17 maggio 2010

17 maggio: una giornata di novità

E' stata una giornata importante per la nostra risalita a piedi lungo il corso del Piave. Paola Gazziola, giornalista di Antenna Tre Nordest, ci ha fatto una breve intervista sul nostro progetto. Il servizio andrà quasi sicuramente in onda domani durante il tg serale.
Alla sera poi io e Furio siamo stati nella sede di Radio Veneto Uno (frequenza 97,5) per un'intervista di una quarantina di minuti. Si potrà sentire mercoledì pomeriggio a partire dalle 14,30 e in streaming dal giorno dopo nel sito www.venetouno.it.
Inoltre Veneto Uno ci ha proposto di sentirci ogni sera, mentre saremo in viaggio, per una breve diretta verso le 18/18,30 per un racconto in sintesi della giornata. Bella idea, che si aggiunge all'aggiornamento quotidiano che farò di questo blog.
Inoltre ci siamo messi d'accordo per mandare qualche foto che loro metteranno sul sito. Insomma è nata una bella collaborazione. Siamo felici di questo fermento che sta nascendo intorno alla nostra semplice, e poco eroica, impresa.

Radio Veneto Uno ci sostiene

E' un fiume in piena! Una metafora che calza per descrivere tutte le mail, telefonate e attenzioni che stiamo ricevendo, ma speriamo che il Piave non sia così durante la nostra esperienza. Radio Veneto Uno questa sera ci farà un'intervista che sarà mandata in onda nella giornata di domani. Saremo più precisi riguardo all'ora.

Incontro con Leonardo Muraro

Venerdì abbiamo avuto un colloquio con Leonardo Muraro, che si fa portavoce anche delle province di Belluno e Venezia, con le quali è stato firmato un protocollo, chiamato Piave TVB, per la difesa dell'ambiente Piave, delle sue peculiarità e dei suoi prodotti. Se l'idea di questo accordo è anche quello di valorizzare un turismo alternativo e sostenibile, allora siamo sulla stessa linea. Da tanto tempo si parla si una pista ciclo-pedonale lungo il corso del fiume Piave. Chi ha fatto la ciclabile del Danubio o della Drava, capisce l'importanza che potrebbe avere la sua realizzazione.

domenica 16 maggio 2010

Intervista da parte di Antenna Tre Nordest

Domani (lunedì 17 maggio) Antenna Tre Nordest ci intervisterà nelle grave a Ponte di Piave. Il servizio dovrebbe andare in onda la sera stessa, ma di questo non sono ancora sicuro. Intanto il gruppo facebook continua a raccogliere aderenti e ci sono varie proposte di collaborazione. Grazie di nuovo a tutti.

sabato 15 maggio 2010

Fagarè ci sostiene

Dal gruppo di facebook "Lungo il Piave 30 maggio - 7 giugno 2010":

"Ciao, abito in golena a Fagarè, quando passate di qua posso offrirvi pranzo/cena?"

Si può rifiutare un invito tanto prezioso e spontaneo?

venerdì 14 maggio 2010

Zenson Di Piave ci sostiene


Sempre belle notizie...

"Ciao,
sono Romana Cadamuro Assessore alla cultura del Comune di Zenson di Piave,
ho letto l'articolo di venerdi' 7 maggio 2010 apparso nel Gazzettino sul
Vostro viaggio ed oggi ho parlato con il Sindaco che presiede la giunta di
cui faccio parte in quanto lo stesso aveva avuto la telefonata del
Presidente Muraro che lo interpellava per potervi trovare una sistemazione
per la notte.
Ho un figlio di vent'anni che tornera la prossima settimana da un lungo
viaggio in Australia, esperienza che lui ha fatto da solo con mia grande
apprensione e che si sta volgendo al termine. Nel suo viaggio lui ha
trovato tante persone ospitali che lo hanno aiutato ed ospitato, ed e con
questo spirito che sono lieta di offrirvi ospitalita per la notte che
trascorrerete a Zenson.
Non ho ancora visto la lettera che avete inoltrato al Comune perche
indirizzata al Sindaco, vedo comunque di informarmi.
[....]Abito appena fuori dal centro, ed in paese sono ben
conosciuta.
Rimango in attesa e coldialmente saluto.
Buona avventura!
Romana Cadamuro"

Belluno ci sostiene


Questa la mail che ci è giunta dal sindaco di Belluno Antonio Prade:

Carissimi,
la Vostra è davvero una bella idea.
Io credo che il prossimo 3 giugno, in occasione della Vostra tappa a Belluno, potrebbe essere interessante, nei pressi del Ponte della Vittoria, ricordare brevemente assieme a Voi e con l'aiuto di uno storico locale, gli eventi della 1^ guerra mondiale dei quali il nostro Piave fu spettatore.
Troveremo certo una stanza dove potrete anche dormire.
In attesa di incontrarci, Vi saluto cordialmente.

Il Sindaco
Antonio Prade

giovedì 13 maggio 2010

Vidor ci sostiene

Nel pomeriggio mi ha chiamato l'assessore all'ambiente del Comune di Vidor Mario Bailo, comunicandomi che ci ha trovato ospitalità presso una famiglia. E' il primo che si fa sentire (speriamo non l'ultimo). Apprezziamo il suo interesse e la sua disponibilità ad accoglierci quando arriveremo in paese. Grazie.

lunedì 10 maggio 2010

Telefonata di Leonardo Muraro


Questa mattina mi ha telefonato il Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro. Mi ha detto che appoggia in pieno la nostra idea della camminata lungo il Piave e mi ha dato appuntamento venerdì prossimo alle ore 14,30 per definire i dettagli del suo supporto e per fare due chiacchiere a quattr'occhi. E' la prima figura istituzionale che ci contatta ed è stato veramente gentile.

sabato 8 maggio 2010

Terza e quarta mail

Grazie a quelli che ci stanno scrivendo. La nostra idea raccoglie consensi e questo ci fa piacere... Siamo fortunati a poter affrontare questa avventura. Un abbraccio.

"Buongiorno Edoardo.
Ho letto dell'avventura che siete pronti ad affrontare lungo il
Piave.
Io sto leggendo proprio ora un libro sul Piave...trovo che la vostra
sia proprio una bella iniziativa...complimenti.
Buon viaggio
Alessandro"

"Non lo so, forse siamo la terza mail!!! Di certo siamo sinceramente contenti del fatto che siate riusciti a concretizzare il vostro progetto. Agli occhi di molti, forse, un progetto fuori da questo tempo, ma non dall'anima, dal ricordo, dalla storia, dal ciclo della natura.
Siamo con voi, con lo spirito! Siamo lontani, siamo di altri fiumi, siamo del Natisone e dell'Isonzo, che la Storia li abbia in gloria!
Un abbraccio
Monica e Gigi"

venerdì 7 maggio 2010

Seconda mail!!!

La seconda mail del giorno:

"Mi pemetto di scrivervi per farvi i complimenti per l'iniziativa,
Vi seguirò tappa dopo tappa sul vostro blog in attesa di una bella pubblicazione su questa esperienza.
Potrebbe esservi utile il contatto di Camillo Pavan (http://www.camillopavan.it/) profondo conoscitore di storia e autore tra l'altro di varie pubblicazione di cui mi pare anche qualcosa proprio sul Piave. Forse potreste confrontarvi....
Anch'io sono legato al Piave per la passione per i fiumi, magari vi chiederò qualche immagine.....
buona camminata!
Ciao, Andrea"

La seconda risposta del giorno:
"Ciao Andrea!
Grazie della tua mail! Stiamo raccogliendo tutti i suggerimenti e al nostro ritorno, se ci sarà veramente la possibilità di scrivere un libro, contatteremo tutti quelli che ci hanno scritto e sfrutteremo tutti i contatti.
La nostra avventura raccoglie consensi e speriamo che tutto si svolga nel migliore dei modi. Sole sole sole...
L'idea di aggiornare il blog nasce dal fatto di far sentire le persone che ci seguiranno vicine, anche se non potranno camminare con noi. L'idea iniziale era di pubblicare ogni giorno in un quotidiano un articolo sulla tappa del giorno precedente, ma forse non riusciremo a concretizzare. Peccato, mi pareva una bella idea.
A presto e grazie veramente di cuore.
Edoardo"

L'articolo del Gazzettino di oggi 7 maggio

SPRESIANO Percorreranno 230 chilometri
A piedi lungo il Piave
il viaggio di tre ragazzi

VILLORBA - Hanno imparato ad amare quelle acque placide ancora ragazzini, quando percorrevano le sponde del fiume Piave in lungo e in largo, esplorando ogni angolo alla scoperta dei più nascosti segreti. Poi, da scout hanno apprezzato un ambiente dove misurare la voglia di diventare grandi. Adesso, che tutti e tre sono cresciuti, hanno deciso di intrecciare ancora una volta le loro vite al Piave.
Partiranno a piedi, domenica 30 maggio, per percorrere tutto il corso del fiume, 230 chilometri circa, in nove giorni. Con i ritmi lenti del fiume, camminando, ma anche parlando con la gente del posto. Per questo motivo hanno scritto una serie di lettere ai sindaci dei comuni rivieraschi: vogliono incontrare persone che possano raccontare esperienze e storie legate a questo corso d’acqua. Chiedono anche ospitalità per le sette notti che impiegheranno a coprire il percorso. Basta una camera, messa a disposizione da qualche famiglia, dove stendere i sacchi a pelo.
Loro sono Edoardo Frassetto, spresianese, dipendente comunale di Spresiano, Furio Nave di Maserada e Antonio Stevanato di Villorba, entrambi dipendenti della cooperativa l’Alternativa di Vascon. «È un atto d’amore verso un fiume che abbiamo frequentato tanto. Con questo pellegrinaggio vorremmo lanciare un messaggio a favore di un turismo diverso, alla scoperta di paesaggi ancora pieni di fascino» dicono i tre, elettrizzati per il viaggio che comincerà domenica da Cortellazzo di Jesolo per arrivare a Zenson di Piave la sera e si snoderà lungo Cimadolmo, Vidor, Lentiai, Longarone, Calalzo, Santo Stefano fino alle sorgenti del Piave, con tappe di 30-40 chilometri al giorno.
In ricordo di questo viaggio gireranno alcuni video amatoriali e scriveranno un libro che sarà anche una guida turistica. «Vogliamo raccogliere le testimonianze di quanti vivono lungo le sponde del fiume. Storie antiche e nello stesso tempo moderne perchè insegnano ai giovani ad amare il paesaggio di casa» racconta Frassetto. Insieme ai racconti della gente, i tre amici ascolteranno sindaci, amministratori e i presidenti delle tre provicne che attraversano: Venezia, treviso e Belluno. «Ci sono già alcune case editrici che si sono dette interessate al progetto» dicono i tre.
Chi volesse offrire ospitalità al terzetto o dare suggerimenti può scrivere a: frassetto.edoardo@gmail.com.
Per chi volesse, invece, seguire l’impresa dei tre temerari amici, giorno per giorno sarà possibile consultare il blog: http:/edoardofrassetto.blogspot.com che verrà aggiornato alla fine di ogni tappa.
Valeria Lipparini

Prima mail ai tre camminatori

Questa la prima mail giunta dopo l'articolo uscito oggi sul Gazzettino:

"Ho letto l'articolo sul gazzettino.
Bellissimo il cammino che farete.
Anche a me il Piave ha sempre affascinato sia per passione perdsonale che per lavoro.
Infatti sono un ingegnere idraulico che ultimamente ho lavorato sulla parte bellunese del fiume su una centrale idroelettrica
da riattivare.
Sarebbe interessantissimo (specialmente da Crocetta del Montello in su) se fate degli accenni sulle derivazioni del Piave a uso
idroelettrico e su quelle che sono le vecchie centraline abbondonate nel corso degli anni. Ne verranno fuori dei bei racconti penso.
Buon viaggio!"

E questa la mia riposta:

"Ciao Roberto!
Grazie per la tua mail!!! Sei il primo che ci scrive... non l'ultimo speriamo.
Questo viaggio che faremo è una vera e propria avventura. Tutto quello che viene sarà importante, prima per noi, poi per il libro che c'è nelle previsioni di fare.
Quello che mi dici sulle centraline abbandonate e sulle diramazioni idroelettriche è veramente interessante. Più che un accenno se ne potrebbe fare! Mi dai il permesso di ri-contattarti in maniera che tu possa spiegarmi meglio, quando sarà il momento di scrivere il libro? Intanto lungo la strada mi guarderò bene intorno. E fotografie a raffica.
Grazie ancora per la tua mail. siamo contenti che venga apprezzato quello che stiamo per fare, niente di speciale, solo un picoclo omaggio ad un fiume carico di storia e di storie...
A presto
Edoardo"

Un grazie di cuore a Roberto che ci ha contattato. Quello che cerchiamo è proprio quello che le persone si sentano coinvolte da questo cammino, anche se non lo potranno fare con noi.

Lungo il Piave


COMUNICATO STAMPA

A piedi da Jesolo al Monte Peralba lungo il corso del fiume Piave (230 chilometri circa)

Siamo tre giovani trevigiani (Edoardo di Spresiano, Antonio di Villorba e Furio di Maserada sul Piave) e dal prossimo 30 maggio fino all’8 giugno percorreremo a piedi tutto il corso del fiume Piave da Jesolo fino al Monte Peralba. Da che ci risulta nessuno lo ha mai percorso interamente.
Perchè?
Perchè pensiamo che il Piave abbia un valore paesaggistico e storico unico, che vada tutelato e che debba essere stimolato un turismo alternativo, perché le potenzialità ci sono tutte. Da anni si parla di una pista ciclo-pedonale lungo il suo corso sull’esempio di altre, tipo quelle austriche della Drava e del Danubio. Lo stesso Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha recentemente sottolineato l’importanza che potrebbe rivestire il nostro fiume in ambito turistico.
Il nostro è un atto d’amore verso questo fiume che abbiamo frequentato tanto e di cui ammiriamo le particolarità, ma è anche un messaggio in favore di un turismo diverso e sostenibile che potrebbe benissimo adeguarsi al Piave. Il nostro è una specie di pellegrinaggio, una fatica che affrontiamo animati da passione. Di quanta storia è stato protagonista il Piave!
Qual è la nostra idea? Prima di tutto percorrere a piedi il corso del Piave e poi trarre un libro da questa esperienza. Un paio di piccole case editrici si sono dimostrate interessate. Stiamo mandando lettere ai sindaci dei Comuni dove prevediamo di fermarci per la notte, chiedendo supporto logistico (anche una stanza dove buttare i sacchi a pelo), ma anche di farci conoscere persone che lungo la strada ci possano raccontare storie o esperienze che meriterebbero di essere diffuse.

Stiamo valutando se c'è la possibilità con un quotidiano locale per una serie di articoli giornalieri "quasi in diretta", altrimenti sul blog http:/edoardofrassetto.blogspot.com ogni giorno i camminatori racconteranno la tappa gionaliera.

In un secondo momento, grazie a giovani cineasti locali, l’idea è quella di ricavare un documentario da allegare al libro o da diffondere autonomamente.

Per poter avvicinare più persone possibili lungo il cammino, e poter così raccogliere materiale per il nostro libro e i nostri articoli, confidiamo che potrete dedicarci anche un minimo spazio per diffondere la nostra iniziativa.

Grazie per la vostra attenzone.

Edoardo Frassetto
Furio Nave
Antonio Stevanato

Per qualsiasi informazione 388/4784780 oppure frassetto.edoardo@gmail.com

LUNGO IL PIAVE 30 maggio – 7 giugno 2010

30 maggio domenica
Jesolo/Cortellazzo – Zenson di Piave 27 Km circa

31 maggio lunedì
Zenson di Piave – Cimadolmo 19 Km circa

1 giugno martedì
Cimadolmo – Vidor 30 Km circa

2 giugno mercoledì
Vidor – Lentiai 30 km circa

3 giugno giovedì
Lentiai – Belluno 21 km circa

4 giugno venerdì
Belluno – Longarone 17 km circa

5 giugno sabato
Longarone – Calalzo 24 km circa

6 giugno domenica
Calalzo – Santo Stefano 32 km circa

7 giugno lunedì
Santo Stefano – sorgenti del Piave 22 km circa

8 giugno martedì
ritorno a casa