sabato 30 gennaio 2010

Non perdere mai niente di importante


Bruce Chatwin è sempre stato chiaro: "Perdere il passaporto era l'ultima delle mie preoccupazioni, perdere un taccuino era una catastrofe." Per chi scrive l'importanza dell'appuntare è fondamentale. Quando meno te lo aspetti ti può venire in mente una frase, un pensiero, una strofa che possono essere di valore e quindi da non sprecare. Per chi esercita il mestiere di giornalista (ci vorrebbero sempre meno mistieranti giornalisti e sempre più intellettuali giornalisti) diventa ancora più importante segnarsi dichiarazioni, impressioni, dati e quant'altro possa rivelarsi di aiuto nello scrivere un articolo. Anche solo una parola può essere carica in potenza di tante altre parole che sgorgano di conseguenza.
A sentire Elvis Costello anche nella musica non ci si può lasciare sfuggire niente. Non posso citare le parole precise, perchè le ho lette anni fa e non le ho segnate (adesso non mi dimenticherei di farlo), ma lasciava intendere che anche lui ha sempre con sè un registratore portatile per salvare melodie, ritornelli o parti di testo che possono venirgli in mente nelle occasioni più impensate.
Di fronte a questi due grandi artisti non posso che accettare il consiglio indiretto che hanno dato con le loro parole. Sempre con me un taccuino, una penna e un libro. Cosa centra il libro? C'è sempre da imparare e tempi vuoti da riempire.

giovedì 28 gennaio 2010

Perchè?

Perchè un blog? Perchè, come dice Roberto Saviano nella prefazione di La bellezza e l'inferno, "scrivere è resistere, è fare resistenza". E non l'ho intesa solo dal punto di vista politico. Resistere come indagare, come non lasciarsi affondare nell'ignoranza, come non cadere nella tentazione della distorsione del pensiero comune, come far pensare senza essere profeti, come condividere uno sforzo intellettuale che ha poco valore se resta in una scatola cranica. Pier Paolo Pasolini da questo punto di vista è un esempio. L'intellettuale guarda avanti e prevede il futuro, non ha padroni e non può averne perchè è libero, non è fuori dalla realtà, ma ha bisogno anche di voli pindarici, vive di cultura ma non ne è succube.
Amo scrivere, anche se è faticoso. Veramente faticoso. A volte la pigrizia mi vince.
Non so se qualcuno leggerà le mie parole. Sarà una sfida tenere aggiornato questo spazio che la rete mi offre, sarà difficile non essere banale, sarà difficile trovare sempre qualche argomento interessante, sarà difficile spaziare ed "esserci sempre dentro", sarà difficile essere interessante. Grazie a tutti quelli che si fermeranno su queste parole.