domenica 22 agosto 2010

Don Francesco


Riporto di seguito il comunicato stampa che abbiamo mandato agli organi di informazione riguardo alla morte violenta in Puglia di Don Francesco Cassol, parroco di Ospitale di Cadore. Leggendo le nostre parole, scritte di corsa dopo aver saputo la notizia, capirete perchè ci teniamo a comunicare il nostro pensiero.

"Ciao, siamo Edoardo Frassetto, Furio Nave e Antonio Stevanato, i tre ragazzi che dal 30 maggio al 7 giugno scorsi hanno percorso a piedi tutto il corso del fiume Piave.
Scriviamo riguardo alla tragica scomparsa di Francesco Cassol, parroco di Ospitale di Cadore. Volevamo esprimere il nostro sgomento alla notizia della sua uccisione in circostanze ancora da chiarire. Non abbiamo conosciuto di persona don Francesco, ma ci ha aiutati in un momento di difficoltà. In breve: nel tragitto da Belluno a Calalzo di Cadore avevamo una notte scoperta, cioè non avevamo nessun punto di appoggio. Siamo arrivati ad Ospitale di Cadore, cogliendo di sorpresa l’amministrazione comunale, che non è riuscita a trovarci una sistemazione per la notte. Avevamo fortunatamente il numero della parrocchia di Longarone, dove don Francesco risiedeva, e lui, appena lo abbiamo chiamato, ha avvisato una sua parrocchiana di Ospitale, affinchè di aprisse le porte della canonica. Una premura che ci ha veramente colpito. Per di più la mattina dopo ci ha chiamato lui stesso per sapere come era andata la nottata.
Per quel che possiamo dire la gentilezza gratuita di don Francesco ha rappresentato al meglio quello che cercavamo nel nostro cammino, cioè quella bontà e ospitalità che la gente veneta, e in questo caso bellunese, ha insita nel proprio io.
Speriamo che le indagini permettano di risalire al più presto al colpevole di questo atto criminoso e scellerato. Don Francesco, nella sua bontà, avrà sicuramente già perdonato.

Porgiamo le nostre condoglianze ai suoi familiari e alla parocchia di Ospitale di Cadore.

Di seguito la mail che Don Francesco ci ha inviato dopo aver ricevuto una nostra lettera di ringraziamento.

“Cari Edoardo, Furio e Antonio,
sono don Francesco Cassol, uno dei due parroci di Ospitale di Cadore.
1) Grazie del grazie che avete inviato;
2) la vostra lettera sarà affissa nella becheca della parrocchia perché tutti possano vederla;
3) ne ho mandato copia anche a Fausto Giacomazzi, vicesindaco e direttore del Consiglio pastorale parrocchiale perché valuti l'opportunità di invitarvi a raccontare la vostra esperienza.

Ciao - don Francesco Cassol”

Che riposi in pace.
Edoardo, Antonio e Furio"