domenica 30 maggio 2010

Cortellazzo – Zenson di Piave





Qualche dato:
Km percorsi: 27 circa
Dislivello: 25 metri
Ore di cammino: 7,5
Fotografie scattate: 234 da Edoardo
80 da Furio
dato non pervenuto da Mattia e Anna


L’avventura è iniziata.
La partenza è stata contrassegnata dalle proteste (fuoriluogo per situazione e momento) dei proprietari di un campeggio confinante con la spiaggia vicina alla foce del Piave, che rimproveravano al sindaco di Jesolo dei lavori di sistemazione della spiaggia stessa. E’ proprio vero che non si riesce mai ad accontentare tutti. Questi signori avranno anche avuto i loro motivi per non essere soddisfatti, ma la necessità di sistemazione dopo alcune mareggiate, anche a noi non informati, è parsa innegabile. Nel suo corso il Piave scava le rive, alla foce, nell’incontro con il mare e le correnti, provoca mareggiate piuttosto disastrose per la spiaggia (pubblica) di Cortellazzo.
A parte questo piccolo episodio, che comunque non ci ha coinvolto più di tanto, la partenza è stata essenziale, e questo non ci è per niente dispiaciuto.
Foto di rito con il presidente della provincia di Treviso Leonardo Muraro e con il sindaco di Jesolo Francesco Calzavara, i saluti degli amici venuti a salutarci, un caffè al volo e poi finalmente il cammino.
Se ieri mi aveva preso, e succede sempre prima di ogni viaggio, il dubbio “chi me l’ha fatto fare?”; oggi l’entusiasmo è a mille. Siamo consci di non fare niente di straordinario, ma perlomeno qualcosa di originale.
Tutta la tappa di oggi è ideale per camminatori e ciclisti. Quasi tutta lungo piccoli sentieri, strade binche o argini a poca distanza dal Piave. Solo nel tratto da Eraclea a San Donà di Piave il sentiero è molto vicino alla strada sopra l’argine, che di domenica è abbastanza trafficata (ma di certo non come in luglio e agosto).
La prima parte della tappa di oggi, da Cortellazzo a San Donà, presenta un sentiero e stradine bianche con vegetazione arborea e qualche prato. La vicinanza dell’argine al fiume impedisce lo sfruttamento della terra per la coltivazione e quindi in qualche modo l’ambiente è rimasto poco antropizzato. Qualche casa e qualche rete dei pescatori puntellano il lungo fiume. Piave che in questo tratto scorre molto lentamente, quasi impercettibile il movimento verso il mare.
Nella seconda parte, da San Donà a Zenson di Piave, la presenza della golena ha favorito la coltivazione, principalmente della vite. Usciti da San Donà ci sono due possibilità: o seguire di nuovo il sentiero ed essere a stretto contatto con il Piave o camminare sull’argine. Abbiamo scelto la seconda, sia per essere più visibili e quindi favorire Anna, che stava aspettando che il suo ragazzo la venisse a prendere, sia per la voglia di sole. Al mattino abbiamo preso qualche goccia di pioggia, prima di arrivare a San Donà, ma poi il tempo si è sistemato al meglio. Camminare sull’argine apre scenari più aperti e ti fa gustare appieno l’ambiente circostante, potendo vedere tutto dall’alto.
Da segnalare che abbiamo dovuto attraversare, anche se proibito, i binari del treno nelle vicinanze di Fossalta di Piave. Vicini a Zenson di Piave invece, passati sotto il ponte dell’autostrada, bisognava girare a sinistra a seguire per un tratto la massicciata dell’autostrada seguendo una stradina, invece noi siamo andati dritti per poi dover passare attraverso campi incolti per ricongiungerci di nuovo all’argine.
Gli ultimi cinque chilometri si sono fatti sentire, soprattutto nelle spalle, ma l’accoglienza strepitosa di Romana Cadamuro, assessore di Zenson, e della sua famiglia ci hanno fatto veramente passare la stanchezza in poco tempo. Mai ci saremmo aspettati tanto.
Ultima cosa da tener presente la totale assenza di punti di rifornimento di acqua, escludendo il parco a San Donà o la possibilità di chiedere alle case che si incontrano lungo il cammino.

I ringraziamenti di oggi vanno a Gianni e Stefano che ci hanno accompagnato a Jesolo, al presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro e al sindaco di Jesolo Francesco Calzavara che sono venuti a salutarci alla partenza, a Franca che ci ha aiutato nelle settimane precedenti la partenza, a Anna che ha camminato con noi fino a Fossalta di Piave, a Mattia che ci ha accompagnato per un tratto di strada, ad Alessandra che ha scarrozzato Mattia, a Matteo, Carlotta e Patrizia che sono venuti anche loro alla partenza, a Virginia che ha voluto essere con noi in questo frangente, a Claudio del Comitato contro il taglio degli alberi nel greto del Piave con cui abbiamo chiacchierato di ambiente, a Maria, Ignazio ed Ernesto che ci aspettavano a San Donà di Piave, ai gestori della trattoria al Cacciatore di Zenson di Piave che ci hanno offerto da bere, a Romana, assessore del Comune di Zenson, e ai suoi familiari Gabriele, Giovanni e Annalesi, alla gattina White che ci ha fatto qualche coccola, a coloro che ci incontravano per strada e ci dicevano di averci visti sul giornale.

8 commenti:

  1. Bello bello. Buona risalita! Davide

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  2. sarà una bellissima esperienza!
    sto cominciando ad invidiarvi.......ma le mie gambe no!!!!

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  3. che bello poter essere con voi lungo il Piave, anche se solo 'virtualmente'! Caricate foto anche con i vostri volti, così vediamo l'effetto dei giorni che passano!

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  4. Grazie lo dico io a voi, per esservi fermati nel nostro paese ed averci fatto compagnia per alcune ore piacevoli ed interessanti, siete belle persone, ospitarvi è stato come avere con noi degli amici di sempre. Buon cammino ragazzi e che il sole ....vi assista

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  5. Il "GRAZIE" più vero va assolutamente a voi; il cammino e la fatica, anche se vissuti attraverso i vostri occhi, fanno sempre riempire il cuore di una nuova serenità..buona strada..

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  6. Il vero grazie è per coloro che che vorrebbero essere con noi, ma per vari motivi non possono camminare in nostra compagnia. Sani.

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  7. Hai fatto un ottimo lavoro! Vi auguro buona fortuna in tutto quello che stai facendo!

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