domenica 29 gennaio 2012

Riscoprire le Prealpi Trevigiane


Un'estate di qualche anno fa, ogni sabato o domenica a seconda dell'estro, ho percorso da Miane a Revine gran parte dei sentieri che portano dalle pendici fino alla cima delle Prealpi Trevigiane. Senza contare tutte le altre volte che le ho frequentate in bicicletta o in altri momenti della mia vita. Posso quindi dire con un po' di certezza di conoscerle abbastanza bene, anche se, lo ammetto, non ho mai avuto la prontezza di memorizzare tutti i toponimi dei luoghi che attraversavo.
Molto spesso, tranne nei luoghi più conosciuti, come il bivacco I Loff o Malga Mont, questi sentieri sono poco frequentati dagli escursionisti. Condizione che ho sempre ritenuto una fortuna nell'idea di rapporto quasi esclusivo che ho coltivato con queste montagne. Un'idea un po' bislacca perchè queste prealpi annoverano una lunga serie di estimatori e frequentatori, anche più assidui e preparati del sottoscritto. Uno di questi, Giovanni Carraro, dopo un grande lavoro prima di raccolta di informazioni sul campo e poi di sistemazione del materiale raccolto, ha pubblicato un libro importante, che si intitola proprio "Riscoprire le Prealpi Trevigiane". Una trentina di percorsi, ben descritti e con utili descrizioni, alcuni più classici altri meno battuti, per conoscere più a fondo delle cime che hanno un carico di storia rurale e pastorale ancora visibile. Anticipatrici delle Alpi e delle ben più turistiche Dolomiti, queste vette hanno comunque squarci e panorami di assoluta bellezza che vale la pena conoscere e dove non mancano bivacchi e casere dove sostare.
Un libro prezioso, come sarebbe preziosa una cartina Tabacco dedicata alle Prealpi Trevigiane. Speriamo che prima o poi anche questo desiderio si avveri.

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