domenica 6 giugno 2010

Calalzo di Cadore - Santo Stefano di Cadore

Km percorsi: 25 circa
Ore di cammino: 5,5 circa

“Con uno zaino in spalla ti senti libero” ci ha ripetuto varie volte Bruno De Benedet, assessore del comune di Santo Stefano di Cadore. Non possiamo che condividere questa affermazione, anche se durante questa camminata siamo stati forse un po’ troppo legati alla strada da fare. Avere ogni giorno una meta da raggiungere non ci ha permesso libertà di scelta, ma aver fissato tutte le tappe è stata una fortuna perchè non abbiamo dovuto preoccuparci di trovare da dormire (tranne a Ospitale di Cadore).
Con questo viaggio non stiamo cercando niente di straordinario, e con questa affermazione non vorrei rovinare l’idea romantica che alcuni si saranno fatti, stiamo solo seguendo il corso di un fiume che abbiamo sempre frequentato e che amiamo. Niente di estremo, anche se qualche tirata l’abbiamo fatta.
Certo che camminare ha la grande facoltà di spingere al pensiero e alla riflessione e certe esperienze lasciano il segno e non si dimenticano tanto facilmente. Non dimenticheremo l’ospitalità che abbiamo ricevuto e l’amicizia che ci hanno dimostrato tante persone. Alla fine queste sono anche le nostre vacanze. Non si torna mai come si è partiti, ma neanche c’è da aspettarsi chissà quale rivoluzione dentro di noi. Questa camminata mi ha in parte riconciliato con un mondo e una società verso la quale avevo ultimamente un sentimento di grosso sconforto.
Oggi pensavamo che la nostra tappa fosse più dura di quello che è stata. O meglio siamo arrivati stanchi morti, infatti Antonio è andato subito a stendersi, ma più che altro perchè il sole oggi scaldava parecchio. Solo nel pomeriggio sono arrviate alcune nuvole che preoccupano un po’ per domani. Comunque, pioggia o sole noi alle sorgenti ci arriviamo.
Oggi gran parte del cammino sulla strada statale, ma con una bella deviazione sulla vecchia strada che da Cima Gogna portava all’ingresso della valle dell’alto Cadore, prima che venisse costruita la galleria che adesso tutti fanno. Una strada che non viene più manutentata, anche se c’è una diga dell’Enel, infatti in alcuni punti si sono create delle vere e proprie voragini (anche decisamente pericolose) e ci sono continuamente cadute di sassi. Ormai è solo frequeantata da qualche pescatore e da ciclisti che così evitano la galleria. Anche questo tratto sarebbe perfetto per una pista ciclo-pedonale, ma necessiterebbe veramente di un’opera di ripristino.
Bella da farsi, ma quasi tutta al sole, questo pezzo di strada ha fiaccato parecchio le nostre energie, già messe a dura prova dalle cena piuttosto alcolica di ieri sera con i ragazzi di Campolongo.
Appena arrivati, Bruno ci ha subito messo a disposizione casa sua ed è stato gentilissimo nello stare con noi e con i nostri amici. Un fiol, come si suol dire. Ci ha messo a disposizione la casa che sta restaurando per dormire e quella dei suoi genitori, dove vive lui attualmente, per doccia e storie varie.
Qui il panorama è sicuramente bello, le montagne chiudono questa valle e il Monte Peralba è lì che ci aspetta per domani.
Più andiamo avanti più il collegamento a internet diventa difficile, quindi credo proprio che alle sorgenti non sarò in grado di aggiornare il blog. Vedremo eventualmente di scendere a Sappada per pubblicare una foto dell’arrivo.

Alcuni ringraziamenti che riporto oggi si riferiscono alla giornata di ieri. Quindi grazie: alla famiglia a Praciadelan che ci ha offerto prosecco e dolci per festeggiare la nostra camminata, a Bruno, Luca, “Seghetto”, William, Paolo, Luca, Roberto e alla compagnia di Campolongo per la cena e la bevuta in compagnia, a Bruno De Benedet, assessore del comune di Santo Stefano di Cadore, per l’ospitalità e l’amicizia dimostrataci, alla compagnia di Maserada sul Piave per essere venuti a trovarci a Campolongo, a Marco Fabris che è venuto a trovarci, ad Anna che arriverà questa sera dopo il lavoro per fare gli ultimi chilometri con noi.

Grazie a tutti coloro che ci hanno seguiti in questo blog e che hanno condiviso col pensiero la nostra piccola avventura. Sani.

2 commenti:

  1. compagnia da Maserada6 giugno 2010 alle ore 22:04

    pensavamo di trovarvi distrutti, invece vi abbiamo visto in grande forma (visciche comprese), entusiasti per le belle conoscenze, con una valigia carica di splendidi paesaggi e per niente "disidratati"!!!!
    SIETE GRANDI!
    Grazie della bella compagnia.

    P.S. forse TVB significa: Tanto Vin Bevùo!!!!

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  2. Ciao Edo, Antonio e Furio!

    E' stato bello seguirvi tramite il blog e la radio, vi abbiamo pensato spesso.

    Vi auguriamo buon arrivo!!

    Tomaso e Serena

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